Docu-Film

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Black Reality | Docu-Film

Ideazione, progetto e regia Valerio Gatto Bonanni e Gianluca Riggi
Attori Flavio Ciancio, Camilla Bertini, Valerio Malorni, Magda Mercatali, Cristiana Vaccaro e la partecipazione di Roberta Castelluzzo
Partecipanti ai laboratori teatrali (2011-2014) Simo El Idrissi,  Mohamed Camara, Emilie Sow, Easther Oregbeomwen, John Chinedu, Edilson Araujo, Shakhawat Hossain, Ishtiaq Khan, Shamsullah Ziyai, Wisdom Koffi-Gbama, David Lonlonyo, Mohamed El Sahaf, Abed El Kabir, El Bassi, Jalal, Fa Usmani, Ari Akam Youssef, Lofti, Gladys Stephen, Mohamed Alimarouf, Mabel Igbinedion Obasuyi, Adil El Gaadiri, Abdellah Essate.
Scene, costumi e assistenza alla regia Federica Fiorenza
Formatori teatrali Flavio Ciancio, Giovanni Greco, Adriano Mainolfi, Valerio Malorni
Riprese degli spettacoli e montaggio Valeria e Tiziana Tomasulo
Riprese dei laboratori ed interviste Berardo Carboni, Alice Lizza, Davide Starinieri e Ksiksi Tayeb.
Suono Francesco Fazzi
Sostegno Ambasciata Olandese, Regione Lazio-Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili

Era il 2011. Proseguivano gli sbarchi dei migranti sulle coste e forte era l’indifferenza dei nostri politici; i giornalisti cinici si accanivano in cerca d’interviste compassionevoli e i programmi trash della nostra televisione avevano il sopravento.

Abbiamo pensato che i tempi fossero maturi per creare un reality nero, una sorta di Giochi senza Frontiere, che avrebbe avuto come protagonisti i migranti. Lo scopo del gioco sarebbe stato superare delle prove crudeli per poter guadagnare il permesso di soggiorno. Così nasce il progetto teatrale Black Reality.

Riuscimmo a creare un gruppo e instaurare una dimensione ludica dove tutto era possibile, anche raccontare le proprie storie tragiche ridendoci sopra.

Il progetto negli anni seguenti si evolve, indaga l’attesa, la noia, la difficoltà a integrarsi, lo scontro culturale quotidiano, e lo fa attraverso dei laboratori teatrali molto partecipati.

Poi Black Reality si espande nei territori della periferia romana generando nuovi laboratori e creando una rassegna di arti in collaborazione con altre realtà che lavorano sul fenomeno migratorio e sulle nuove cittadinanze.

Dopo tre anni di lavoro abbiamo accumulato oltre 2000 ore di riprese video: backstage, interviste, prove, spettacoli. Abbiamo perciò sentito la necessità di restituire tutto questo in un film di 65 minuti che mostri la complessità della creazione teatrale e l’umanità dei quasi 50 ragazzi che abbiamo conosciuto in questi anni.